Prorogati per tutto l’anno gli incentivi

e introdotto il sismabonus

che però riserva alcune incognite  

La legge di bilancio 2017, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, ha propagato al 31 dicembre 2017 la possibilità di detrarre dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) il 50% delle spese sostenute per ristrutturare  le abitazioni e le parti comuni dei condomini. La legge ha propagato anche il Bonus Mobili per l’arredo di abitazioni che sono state oggetto di interventi di ristrutturazione e ha introdotto il Bonus Alberghi per la riqualificazione delle strutture ricettive. La detrazione Irpef del 50% delle spese sostenute fino al 31 Dicembre 2017, con un tetto massimo ammissibile di 96 mila euro, spetta per gli interventi di:

-manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale;

-manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali;

-ricostruzione o ripristino degli immobili danneggiati dalle calamità naturali, a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza;

.acquisto e costruzione di box e posti auto per pertinenziali;

.eliminazione delle barriere architettoniche

.installazione di dispositivi anti-intrusione;

.cablatura e riduzione dell’inquinamento acustico;

.acquisto e installazione di impianti fotovoltaici;

.messa di sicurezza dal punto di vista sismico (la legge ha introdotto il Sismabonus, che scade il 31 dicembre 2021 e permette di avere incentivi maggiori in base ai risultati raggiunti);

.bonifica dall’amianto;

.installazione di sistemi anti-infortunio

Sono inoltre detraibili al 50% anche le spese, sempre fimo a 96 mila euro, per l’acquisto di edifici residenziali ristrutturati dalle imprese di costruzione. i pagamenti devono esser effettuati con bonifico o postale. La detrazione avviene con un rimborso ripartito in dieci rate annuali di pari importo. In condominio, le comunicazioni dei dati relativi ai pagamenti dovranno avvenire online entro il 28 febbraio di ogni anno.

Fino al 31 dicembre 2017 si può richiedere il Bonus Mobili, cioè la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione iniziata nel 2016. Non sono agevolabili di acquisti di porte, pavimenti, di tende e tendaggi e altri complementi di arredo, mobili usati acquistati da venditori privati, antiquari e rigattieri. Il tetto di spesa ammissibile, come negli anni passati, è di 10 mila euro e il rimborso avviene in dieci rate annuali di pari importo. I pagamenti devono essere effettuati con bonifici bancari o postali, ma sono ammessi anche carte di credito o carte di debito. Non è consentito, invece, effettuare il pagamento mediante assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

Nel 2017 no ci sarà invece il Bonus Mobili per le giovani coppie, cioè la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili, ma non di elettrodomestici, destinati ad arredare la prima casa di proprietà. L’agevolazione destinata alle coppie under 35 spostate o conviventi, che hanno acquistato la prima casa nel 2016 o nel 2015, è scaduto definitivamente il 31 dicembre 2016.

Per il 2017 e il 2018 è riconosciuto un credito di imposta del 65% per la riqualificazione delle strutture ricettive turistico alberghiere, inclusi gli agriturismi. Il credito è ripartito in due quote annuali di pari importo. Per questi interventi è disponibile un plafond di 60 milioni di euro nell’anno 2018, di 120 milioni di euro nell’anno 2019 e di 60 milioni di euro nell’anno 2020.

A tutto questo va precisato che il Sismabonus senza le linee guida per attribuire a ogni edificio una classe di rischio sismico non potrebbe diventare pienamente operativo, sismico non potrebbe diventare pienamente operativo, infatti la Classificazione Sismica degli Edifici, la piena operatività del Sismabonus, le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC) a casa Italia sono alcune delle misure non ancora ben definite (a causa della situazione politica italiana). 

Il decreto sulla classificazione sismica degli edifici, che consente di prevedere il comportamento di un edificio durante un terremoto, doveva innestarsi nel riconoscimento del Sismabonus. Il progetto pluriennale Casa Italia per la messa in sicurezza del territorio, di cui le NTC formano parte integrante, doveva essere messo a punto dalla cabina di regia alla cui direzione era stato chiamato Giovanni Azzone, ex rettore del Politecnico di Milano. Per gli interventi antisismici la legge di Bilancio 2017 -come già detto- prevede una detrazione fiscale del 50% che sarà possibile richiedere fino al 31 dicembre 2021, con tetto di spesa incentivabile a 96 mila euro e rimborso in cinque anni. L’incentivo cresce a seconda dei risultati raggiunti con l’intervento. Sarà infatti riconosciuto un bonus fino al 70% e 80% in caso di miglioramento di una io due classi di rischio. Nelle spese incentivabili rientrano anche quelle per la classificazione e la verifica sismica. Nei condomini il bonus fiscale parte dal 50%. ma può arrivare al 75% e 85% in presenza di miglioramenti di una o due classi di rischio riguardanti tutto l’edificio. Il tetto di spesa incentivabile sarà di 96 mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari del condominio. Però -è questo il problema- i bonus “maggiorati” sono riconosciuti in base al miglioramento della classe di rischio. Condizione che potrà essere verificata con le tanto attese linee guida per la classificazione sismica degli edifici.

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