Edilizia ancora in flessione nel 2016, ristrutturazione sempre in crescita. Il mercato in generale  dovrebbe chiudere a un +0.3% che incide poco , mentre le attese erano più ottimistiche . dalla crisi si fa fatica a uscire anche con la testa .

Basta guardarsi intorno attorno e respirare l’aria che tira per capire come vanno le cose, senza nemmeno il conforto dei dati. il 2015 si era chiuso con sospiri di speranza , grazie ad alcuni provvedimenti che  lasciavano traspirare un generale ottimismo. Le previsioni erano giustificate più o meno dal rinnovo delle agevolazioni fiscali per la ristrutturazioni e dalle ulteriori agevolazioni per i Lavori pubblici con sgravi per alcuni specifici interventi esempio il recupero delle aree disagiate , ammodernamento e messa in sicurezza delle aree disagiate . Altra bella notizia : addio al patto di stabilità che ha condizionato pesantemente e in negativo la partenza dei cantieri nei comuni per gli interventi di pubblica utilità. Tutti questi incentivi sono realtà  e l’aumento del Pil 0,8%  (Anche se previsto 1,2%)che dopo anni invertiva positivamente la tendenza al negativo, permettevano di guardare positivamente al futuro. Ma quando si parla di costruzioni si parla di COSTRUZIONI. Nonostante le premesse e i vari segnali , gli investimenti hanno di nuovo battuto la fiacca , portando a pensare che , in fondo, si profila il decimo anno di crisi ( che si valuta in svariati miliardi di Euro) . Tra l’altro si tratta di una perdita attenuata dal mercato della ristrutturazione grazie a un incremento progressivo minimo ma costante nel tempo. Nel 2016 in sostanza si parla di un misero 0.3% per le costruzioni , mentre per le ristrutturazioni un onesto incremento del 1.9%. Per il 2017 le previsioni sono un po’ più ottimistiche il nuovo 1,1% e la ristrutturazione 1,7% . Ma è facile intuire e l’esperienza insegna , che sia meglio rimandare le previsioni a fine anno ,quando la situazione si sarà in qualche modo evoluta. I numeri parlano di uno tsunami che si è abbattuto questo importantissimo comparto della nostra economia . Dal 2008 al 2014 , hanno dovuto chiudere i battenti circa 100.000imprese edili , quindi il mercato ha perso il 16% dei suoi protagonisti , ed è un discorso che ha purtroppo coinvolto anche le rivendite edili più o meno strutturate .

segue nel prossimo Blog.

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